Speciale Light + Building 2016 – Le novità di Francoforte

fiera di francpfprte light e building

Il Light + Building di Francoforte si conferma come uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello europeo. Certo qui parliamo del settore domotica in senso stretto, niente audio e audiovideo, niente gadget da elettronica di consumo, insomma poco show e molta sostanza.

I grandi marchi sono quelli meno interessanti. Forse per loro è più difficile osare e fare innovazione davvero. Tra questi l’unico che ci ha smentito è ABB.
La multinazionale svizzera sembra aver trovato l’ispirazione, comprendendo che la “smart home” richiede soprattutto apertura verso i prodotti di terzi.
Con il marchio Bush-ControlTouch® propone un sistema di supervisione e controllo con un’App elegante e funzionale, disponibile già per AppleWatch ed in grado di integrare, oltre alla domotica KNX, anche telecamere IP e SONOS. Tutto quanto basta comunemente perché una casa sia smart per davvero. L’apertura di ABB verso il mondo esterno non si esaurisce qui.
ABB propone un tastierino in grado di gestire qualsiasi lampada Hue, il prodotto che mancava per completare un impianto wireless di nuova generazione.

Lo stand ABB è anche uno dei pochi in cui siamo tornati a sgranare gli occhi per la meraviglia come bambini. Una piccola parte è dedicata ad una nuova start up di ricerca per la domotica, la PointGrab. All’interno della riproduzione di un Living domestico, la PointGrab presenta il prototipo di un sistema di controllo delle luci basate sui movimenti delle mani (il c.d. Gesture control), mentre un software elabora la posizione delle persone all’interno dell’ambiente e attiva una serie di scenari basati sui loro spostamenti.
Il gesture control, forse il vero antagonista del controllo vocale per la casa del futuro, non è solo un prototipo.

smart homesmart home light + building 2016gesture control

La americana Ubiquilux, presenta il primo comando a parete dimmer touchless, o gesture switch.
La luce si accende, spegne e si regola semplicemente muovendo a qualche centimetro dal dispositivo.
Il prodotto, come ci ha raccontato il titolare, è stato sviluppato principalmente per il settore medicale, dove era richiesto un comando delle luci senza un contatto con le mani, per motivi igenici.
Presto però l’azienda presenterà una versione del prodotto in grado di gestire più luci e di essere collegata ad un bus, a quel punto le applicazioni in ambito residenziale saranno una realtà.

Gesture switch by ubiquiluxGesture switch

Fa innovazione davvero anche l’italiana eelectron, che, in cooperazione con la NANOSENSE, la VITY e la IVV, porta avanti un progetto europeo per il primo touch screen a parete completamente senza alimentazione e senza batterie.
Avete letto bene: niente alimentazione, niente batterie!
Il Displ’Ever (questo il nome del prodotto) è alimentato dalle celle solari di cui è ricoperta la cornice. Il display usa la tecnologia e-link, la stessa degli e-reader come Kindle e Kobo, il che consente assorbimenti di energia davvero minimi. La comunicazione con l’impianto è totalmente wireless.
Il touch può restare in funzione al buio completo per 60 giorni e si ricarica completamente con poche ore di luce. È super leggero e super slim e può essere applicato su qualsiasi parete con un semplice biadesivo. È anche water resistant, quindi è una soluzione per gli esterni o ambienti umidi come i bagni.

Tornando ai prodotti più “commerciali”, abbiamo trovato molto interessante la nuova soluzione per l’alberghiero di Zennio. Il sistema abbandona il concetto di card ed utilizza una combinazione di sensore magnetico e sensore di presenza per determinare se la stanza è occupata o meno. Il tutto è gestito da un software di supervisione creato ad-hoc, semplice e funzionale.
Considerando che i clienti lasciano spesso la card inserita anche quando escono dalla stanza, questa potrebbe essere la vera strada per l’efficienza energetica in ambito alberghiero.

zennio light + building 2016zennio light + building 2016zennio light + building

Sul fronte del design, si distingue la Tense, che introduce nuove forme per i suoi tastierini in Corian® e nuovi materiali, come le differenti essenze di legno.

Interessante anche il tastierino Lauka di Dinuy, che sperimenta l’accoppiamento del classico touch in vetro con strati di materiali differenti, tutto retroilluminato da led RGB.
Una ventata di originalità in una soluzione, quella del touch in vetro, vista e rivista.

tense light + building 2016Tense Corian Tense corian Light + building 2016

Basalte è ormai una presenza istituzionale. Quest’anno presenta i suoi nuovi diffusori acustici a parete, integrati nel sistema audio multiroom Asano.
Belli, come solo Basalte sa fare, e rifiniti in ogni dettaglio con materiali di qualità coerenti con l’immagine consolidata del brand. Un bellissimo prodotto, che estende il design Basalte al di fuori del mondo dei tastierini.

Diffusore Basalte light + building 2016Basalte light + building 2016

Originali e simpatici, anche se per ora non disponibili per l’Italia, sono i prodotti Trendi Switch®.
Nati da una start up britannica due anni fa, i tasti vantano un design essenziale, una buona fattura ed un prezzo super competitivo. Tutti elementi che fanno ben sperare per un loro meritato successo.

Se tastierini di design e touch screen sono la presenza consueta del Light + Building, il vero nuovo protagonista della fiera è la videocitofonia su IP, che quest’anno ha conosciuto un vero e proprio boom, con tantissime aziende e soluzioni più o meno integrate.
Tra le tante spicca la 2N, che oltre ad essere una delle più stabili, ha presentato la nuova funzione cloud e la nuova App, che sarà scaricabile di qui a qualche giorno, con la quale sarà possibile rispondere al videocitofono non solo su iPhone e iPad dall’interno di casa, ma anche a distanza via internet.

Insomma, il Light + Building non delude neanche quest’anno e mostra un settore che, sebbene più maturo rispetto al passato, conserva tutta la forza propulsiva dell’innovazione tecnologica.