Il cablaggio di un impianto di domotica
Il cablaggio di un impianto di domotica ed il montaggio fisico dei componenti deve essere eseguito da un elettricista competente sotto la guida del system integrator. Il system integrator non deve limitarsi semplicemente alla consulenza in fase di progettazione ed alla programmazione finale dell’impianto. Il System integrator deve essere presente in tutte le fasi di realizzazione dell’impianto.
Dando per scontato che ci troviamo a realizzare un impianto di domotica in cui il mezzo trasmissivo è un cavo dedicato, il cablaggio dei componenti di domotica non richiede una specifica perizia. Nella maggior parte dei casi si tratta di un bus a doppino schermato che deve essere “portato in giro” per l’impianto con una topologia installativa libera.
Non è sempre obbligatoria una tubazione separata per il cavo bus. Ma è in ogni caso preferibile realizzarne una, o quanto meno utilizzare per il cavo bus la stessa tubazione delle utenze dati.
Conseguenze fondamentali sul cablaggio
- le dimensioni del quadro aumentano (a conti fatti anche un appartamento supera i 72 moduli);
- la quantità di tubazione necessaria aumenta.
Alcuni sistemi bus possono richiedere scatole da incasso particolari da approvvigionare prima di iniziare la posa delle tubazioni. Stessa cosa riguarda per le postazioni specifiche della domotica come i touch screen a parete o i room control.
Poiché, come abbiamo visto, i comandi di domotica non svolgono direttamente la funzione di interruttore o comunque quelle legate all’attuazione del comando, non sarà necessario portare i cavi di tensione all’interno delle cassette che ospiteranno i pulsanti o i tastierini.
Cablaggio impianto elettrico tradizionale
Cablaggio impianto Domotica
Un inconveniente è che l’impianto non funziona fino alla prima programmazione, la c.d.messa in servizio. Poiché la messa in servizio dell’impianto verrà eseguita del system integrator solo quando tutto è stato posizionato e cablato, si verifica spesso in cantiere una situazione di disagio dovuta al fatto che il personale si trova nell’impossibilità anche solo di accendere una lampadina (per non parlare dell’esigenza di muovere le tapparelle o di testare il condizionamento). Per superare questo inconveniente è bene, la dove possibile, scegliere sempre attuatori che dispongono di un pulsante a bordo per l’azionamento diretto dell’utenza. Si tratta di una funzione che ci tornerà comunque utile in seguito.
Un buon cablaggio del quadro richiede l’uso di una morsettiera su barra DIN ed una corretta nomenclatura dei cavi di servizio a tutte le utenze. Purtroppo non sempre i nostri impiantisti hanno questa buona abitudine, e, specie in ambito residenziale dove il lavoro è svolto un po’ alla buona, ci si ritrova semplicemente con una matassa indistinta di cavi sotto al quadro.