Per la maggior parte delle persone il trattamento acustico ambientale è un estremismo, qualcosa ai limiti del fanatismo audiofilo, un lusso. Nella scala dei desideri viene sicuramente dopo l’amplificatore di cui abbiamo tanto sentito parlare, o di un paio di casse super performanti.
La verità è che le elettroniche per applicazioni domestiche, anche di fascia commerciale, hanno raggiunto un ottimo livello qualitativo. Quindi è inutile spendere oltre una certa soglia senza investire nell’acustica della stanza dove le elettroniche dovranno essere installate e ascoltate.
Non si tratta di realizzare una sala di registrazione, ma di porre attenzione all’aspetto “acustica” nel momento in cui si deve realizzare l’home cinema.
La materia è sicuramente complessa, ma nella maggior parte dei casi piccoli interventi sono più che sufficienti, e valgono migliaia di euro spesi in amplificatori e casse.
Il problema principale di cui dobbiamo tener conto è che il suono semplicemente rimbalza sulle pareti e sui soffitti proprio come farebbe una pallina da tennis.
Più la parete è costruita di un materiale rigido, meglio la pallina rimbalza (e chiunque ha giocato a tennis su di un campo in cemento sa cosa intendo).
Se la parete è costruita di un materiale molto morbido la pallina (l’onda sonora) potrebbe anche non rimbalzare affatto.
Ecco, questo è il primo strumento che abbiamo per migliorare l’acustica della stanza: realizzare pareti “morbide”, quindi con una grande capacità di assorbimento acustico. In questo modo si evita che i suoni rimbalzino creando echi o interferenze in varie forme.
Non sempre è possibile trattare tutte le pareti, ma rendere “acusticamente assorbente” la parete sul retro (quella opposta alle casse acustiche frontali) è un intervento semplice ed economico che migliora radicalmente l’acustica ambientale di una stanza.
Esistono numerosi prodotti fono-assorbenti. Un mezzo molto economico è creare una falsa parete rivestendo l’intercapedine di lana-roccia.
Il problema è trovare il modo di inserire il tutto nel design della stanza.
Una soluzione interessante, in grado di conciliare esigenze architettoniche e tecniche, ci viene proposta da un’azienda tutta italiana: la ACUSITCO di Torino. L’Alpha Specchio® è uno specchio fono assorbente.
La cosa sembra assurda, dato che lo specchio è per definizione una superficie acusticamente super riflettente.
In realtà in questo caso si tratta di una speciale pellicola tensionata su di una struttura metallica.
La pellicola è indistinguibile da un vero specchio, ma in realtà è microforata.
In questo modo le onde passano attraverso lo “specchio”, e vengono “assorbite” dal un secondo pannello collocato alle spalle.
Insomma, con queste soluzioni non esistono più scuse per rinunciare ad un minimo di trattamento acustico… e vedrete che il miglioramento della qualità dell’audio non vi deluderà.